domenica 12 febbraio 2012

Chi vuole imparare l'inglese?



In generale l'ambiente si puo' definire come il contesto, in cui e con cui ci rapportiamo e ci relazioniamo. All'interno di questo concetto, quando parliamo di ecologia e del nostro bisogno di riuscire a comunicare in ogni ambito questa si presenti, non possiamo escludere la necessita' di conoscere l'inglese. Ognuno di noi, per motivi diversi incontra nel proprio ambiente questa lingua ormai indispensabile per stabilire con successo una via di comunicazione in grado di apportare una visione internazionale alle attivita' quotidiane di ognuno di noi. Ecco perche' il CEA LA MARINA ECOIDEE proporra' con cadenze regolari workshop partecipativi sia per adulti che per bambini in lingua inglese. Non quindi lezioni statiche che riguardano le solite nozioni di base fini a se stesse, ma incontri attivi che ci porranno nella condizione di essere in grado di comprendere e comunicare utilizzando un inglese corrente. Imparare una nuova lingua non e' solo importante ma piacevole e divertente. Provare per credere! 








venerdì 10 febbraio 2012

S.O.S. ANIMALI MARINI IN DIFFICOTA'... COME COMPORTARSI?


Vorremmo vederli sempre cosi', in salute, con quel "sorriso" che la natura ha dipinto sui loro volti e che e' in grado di spazzare via ogni tristezza umana.
Ma, purtroppo e per molte ragioni diverse (anche imputabili al nostro comportamento scellerato) non e' tanto raro incontrare una tartaruga marina o un cetaceo in difficolta' mentre siamo al mare. E quando accade la maggior parte di noi si trova impreparato ad affrontare l'emergenza. Per chi come noi abita al mare sarebbe utile stampare e tenere a portata di mano queste poche indicazioni, indispensabili per intervenire correttamente su un delfino o una tartaruga che necessitino del nostro aiuto.
 
Ecco qualche consiglio che riportiamo su questo blog grazie alla Fondazione Cetacea di Riccione.

SE CI IMBATTIAMO IN UN DELFINO SPIAGGIATO VIVO...

1.  Avvisare subito le autorita' competenti ( Capitaneria di Porto locale che provvedera' ad allertare il Servizio Veterinario della USL)
2.  Evitare di toccare inutilmente il delfino in modo da non aumentare lo stress e non accalcarsi intorno a lui. Quando un delfino arriva in spiaggia vuol dire che presenta gravi problemi fisici che lo hanno debilitato e disorientato. Le cause vere che conducono a spiaggiamenti singoli cetacei non sono facili da identificare, ma e' noto che nella quasi totalita' dei casi la loro entita' e' tale da portare l'animale alla morte.
3.  L'unica operazione da effettuare, in attesa che arrivino i soccorsi, e' quella di riparare l'animale dai raggi diretti del sole e possibilmente tenerlo umido con asciugamani bagnati con acqua dolce, evitando di coprirgli gli occhi e lo sfiatatoio.

DELFINO IN MARE...

1. Osservare attentamente il comportamento dell'animale tenendosi sempre a debita distanza e annotando ogni particolare, che poi dovra' essere riferito agli operatori che interverranno.
2. Se l'animale appare in difficolta' contattare le autorita' competenti.


DELFINO MORTO...

1.  Avvisare subito le autorita' competenti ( Capitaneria di Porto locale che provvedera' ad allertare il Servizio Veterinario della USL)
2.  Le norme sanitarie vietano di toccare il delfino ai non addetti.


TARTARUGA SPIAGGIATA VIVA...

1.  Avvisare subito le autorita' competenti (Capitaneria di Porto locale che provvedera' ad allertare il Servizio Veterinario della USL)
2.  Proteggere l'animale dai raggi del sole e metterlo in una bacinella con pochi cm di acqua dolce.
3.  Non nutrire la tartaruga e muoverla il meno possibile.
4.  Se l'animale presenta fili che fuoriescono dalla bocca oppure dall'ano , ASSOLUTAMENTE NON TIRARLI perche' questo potrebbe creare lesioni interne molto gravi!
5.  Non rimuovere i denti di cane (balani, piccoli crostacei biancastri) sul carapace perche' e' normale che ci siano e si potrebbe innavvertitamente ferire l'animale.

TARTARUGA SPIAGGIATA MORTA...

1.  Avvisare subito le autorita' competenti ( Capitaneria di Porto locale che provvedera' ad allertare il Servizio Veterinario della USL)
2.  Le norme sanitarie vietano di toccare la tartaruga ai non addetti.

lunedì 6 febbraio 2012

Viaggio in Adriatico




Se volete leggere e conoscere il nostro mare Adriatico attraverso gli occhi di uno scienziato ed il cuore di uno scrittore appassionato di mare, vi consiglio vivamente di leggere il libro del nostro amico Marco Affronte. Se volete potete trovarlo qui.

venerdì 3 febbraio 2012

Ed ecco la piccola Christina!




Beh, che dire amici. Sono molto, molto ,molto emozionata. Non capita tutti i gironi di poter contribuire in modo significativo alla salvaguardia del nostro mare. Quando ieri sono intervenuta per aiutare questa piccola tartaruga della specie Caretta Caretta non ero tanto sicura che sarebbe sopravvissuta. Non si muoveva affatto, era in ipotermia. Alla fine, insieme agli amici Marcello, un simpatico fruttivendolo di Porto San Giorgio ed il dott. Franco Paci siamo riusciti a prestarle le prime cure. Mentre le accarezzavo la testina si e' mossa e ha iniziato ad aprire e chiudere gli occhi. Vederla in questa foto scatta dall'associazione "Gli amici della Sentina" mi riempie il cuore di gioia e di orgoglio. Nei prossimi giorni andro' a trovarla e la seguiro' fin quando non fara' ritorno a casa, nel suo mare. Mi piace pensare che serbera' di noi esseri umani un bel ricordo.

Christina Pacella

Le fotografie del dott. Franco Paci

La foto che vedete dietro al titolo del nostro blog e' stata scattata dal dott. Franco Paci di Porto San Giorgio.  Ritrae non solo l'aspetto fisico della riva e del mare della nostra cittadina, ne cattura lo spirito. Ringraziamo di cuore il dott. Paci che, con passione e amore si avventura per mari e per monti catturando, con la sua ormai inseparabile macchina fotografica le peculiarita' e le meraviglie dell'ambiente del territorio del fermano. Il suo "lavoro" e' un patrimonio prezioso per noi e per le generazioni che verranno.