mercoledì 4 aprile 2012

Campagna Porta la Sporta




La campagna in sintesi
La Campagna Porta la Sporta è l'unica realtà che dal marzo 2009 ha lavorato intensamente a livello nazionale e in modo mirato per preparare l'opinione pubblica al divieto dei sacchetti di plastica di cui si parlava dal 2007. Attraverso un'attività di comunicazione capillare ha promosso presso enti locali, associazioni di varia natura e aziende, tra cui la grande distribuzione, un pacchetto mirato alla riduzione del sacchetto monouso. Con il supporto del suo sito ha fatto informazione sul danno ambientale derivato dalla plastica ma anche sulla necessità di andare oltre ad un consumo “usa e getta” per evitare che, invece di ridurre drasticamente il consumo di plastica,  si possa passare, a parità di consumo, a produrre altro “usa e getta” da risorse di origine vegetale. La biodegradabilità dei materiali non annulla l'impatto ambientale complessivo dell'imballaggio e non può costituire un alibi per continuare a fare spreco di risorse invece di considerare altre modalità di erogazione e distribuzione dei prodotti. Dal sistema del vuoto a rendere a metodi di erogazione alla spina o all'ideazione e messa in commercio di una nuova generazione di prodotti concentrati dove l'acqua la mette il consumatore a casa.  
L'obiettivo primario della campagna  è quello di promuovere un cambiamento verso stili di vita e di consumo meno impattanti ripensando i gesti quotidiani. Si è scelto di  partire dal sacchetto di plastica in quanto emblema del nostro consumismo per provocare  un ripensamento sull'uso improprio della plastica nell'usa e getta e sull'assurdità di sprecare energia e risorse preziose per soddisfare comodità momentanee e compromettere il futuro delle generazioni a venire. Allo stesso tempo la campagna, in sinergia con le associazioni partner, propone ai protagonisti della filiera alimentare dai produttori ai distributori di velocizzare un processo di cambiamento che metta i consumatori in condizione di acquistare a livello capillare prodotti a basso impatto ambientale e di imballaggio o prodotti sfusi. Con questa richiesta che verrà sempre più esplicitata sollecitando la ri-progettazione del packaging di prodotti di uso comune quando   migliorabile, la campagna si fa portavoce delle innumerevoli sollecitazioni ricevute da cittadini, movimenti spontanei e amministrazioni comunali che intendono andare verso una gestione “rifiuti zero” o meglio di “riciclo totale”. La campagna mette a disposizione e offre consulenza gratuita su quanto presente in una specifica pagina del sito ENTRA IN AZIONE (1) che contiene suggerimenti su come attivarsi per ridurre il peso dei rifiuti come cittadino consumatore, come operatore del piccolo commercio, come  insegna della Distribuzione Organizzata e come Amministrazione Comunale o Associazione locale. Per questi ultimi soggetti citati -ma non solo- è stato creato un vademecum di azioni di prevenzione per i rifiuti mirato agli imballaggi e altri articoli usa e getta realizzabile a livello locale.

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